Thor: Love and Thunder, Christian Bale e il suo Gorr tra passato e futuro

Il villain macellatore di Dei del film sull'esperienza nel MCU

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Christian Bale Thor Love and Thunder

Kevin Feige lo ha confermato, il MCU non si ferma, d’altronde non poteva essere altrimenti, visto che “ci sono un sacco di storie nei fumetti” ancora da raccontare, come il Presidente dei Marvel Studios ha detto nell’incontro stampa che ha anticipato l’uscita di Thor: Love and Thunder. “Storie” nelle quali purtroppo sarà difficile ritrovare il Gorr macellatore di dei interpretato da Christian Bale nel film diretto da Taika Waititi.

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“Penso a tutto il nostro cast, non come singoli, ma come interpreti che possono crescere all’interno di quel personaggio, evolversi e cambiare – spiega il produttore, confermandolo implicitamente. – E se guardiamo ai fumetti come nostra guida, ci sono molte altre incarnazioni di Thor che dobbiamo ancora vedere”. “Il nostro interesse nel creare storie riguarda la prosecuzione del personaggio – aggiunge, prima di dare appuntamento alle sorprese in serbo al Comic-Con di San Diego del 21 luglio. – Tre anni fa eravamo su quel palco a parlare di questo film, e di molti altri, e quasi tutto quello che discutemmo è stato realizzato. Siamo entusiasti di parlare del futuro. Guardiamo sempre 5, 10 anni avanti, il più lontano possibile, e poi iniziamo a costruirlo”.

Piani più che quinquennali, nei quali è stato coinvolto anche Christian Bale, passato dalla Bat-caverna al personaggio di Gorr, in una trasformazione diversa da tutte quelle alle quali la sua carriera lo aveva costretto fino a oggi… “Mi è piaciuto molto, perché con un personaggio del genere non sai esattamente cosa stai facendo finché non lo vedi compiuto. Prima è solo nella tua immaginazione”. “Credo che cercassero un attore agli antipodi di quel che poteva avere Chris [Thor]. Qualcuno di non riconoscibile, un po’ solitario, inquietante, qualcuno che nessuno vuole avere in giro”.

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Gorr Thor Love and Thunder

Com’è stato realizzarlo?
Non abbiamo avuto molto tempo. Ne abbiamo parlato durante la quarantena, ma in modo astratto. Poi quando ne ho indossato i panni, ha funzionato. Si trattava di un uomo devoto, pieno di cicatrici dove prima aveva dei tatuaggi. Ma lo scopri nel percorso, quando inizi davvero a interpretarlo e a sperimentare. Quanto al suo aspetto, i truccatori Adam Johansen, [Carla?] ed Emily sono stati assolutamente brillanti. Ogni mattina, per quattro ore, e poi per tre ore e mezza, sono da considerare responsabili del risultato quanto me.

Loro e Taika?
Con lui l’emozione arriva dalla musica che suona ininterrottamente sul suo set, è fantastico. A parte kate Bush e i suoi pezzi preferiti, ho scoperto Bruce Haack e i suoi sintetizzatori, che devono molto alla sensibilità anni ’70, molto simile a quella di Gorr.

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Visto che parli di sensibilità, che cattivo è Gorr?
È il mio cattivo preferito nell’Universo Cinematografico Marvel, è stato speciale in modo particolare. E per la sua empatia, la sua vulnerabilità. A volte ti trovi a lavorare con personaggi diversi, che tirano fuori cose diverse da te, ed è stato questo il caso. E’ sempre un grande piacere interpretare un cattivo. È molto più facile che interpretare un eroe, come ha dovuto fare Chris. Tutti sono affascinati dai cattivi, immediatamente. In questo caso, poi, se non si può parlare di compassione di certo c’è la comprensione per un uomo che prende decisioni terribili, sai. E’ un mostro, è un macellaio, sì, eppure si può anche capire il perché è diventato così.

Si parla di una tua scena di ballo, è stata eliminata? La vedremo negli extra del dvd?
Non è stata tagliata, era solo pianificata. Ne avevamo parlato sottovoce con Taika, del tipo “troveremmo mai mezza giornata per fare il ballo di Gorr?”, ma è rimasta nelle nostre teste.