“Poesie stupende” le aveva definite Malcolm McDowell, “brutali, potenti” secondo Abel Ferrara, che aveva proclamato come suo “poeta preferito” il critico d’arte italiano Gabriele Tinti che, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, ha organizzato un evento unico al Pantheon di Roma. Dove le sue poesie – ispirate alla carica spirituale dell’edificio e ai martiri cristiani – sono state lette da Willem Dafoe davanti a pochi fortunati invitati
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Per una sera l’attore del prossimo Beetlejuice e del nuovo Nosferatu è stato il protagonista di una “confessione”, una tormentata preghiera e al contempo una rievocazione dei capolavori dei grandi artisti del passato sepolti al Pantheon che contribuirono, con la loro arte, a rappresentare il tentativo dell’uomo di uscire da sé per avvicinarsi al divino.
Un evento che rientra nella serie di scrittura ecfrastica frutto del culto delle immagini dello scrittore e poeta Gabriele Tinti, che da anni compone poesie ispirate alle opere d’arte coinvolgendo alcuni importanti attori (tra i quali Kevin Spacey e il già citato Abel Ferrara) e i maggiori Musei al mondo. Serie grazie alla quale Tinti è stato nominato poeta residente del Museo Nazionale Romano per il 2024 e che è stata raccolta nel volume “Rovine” per i tipi di Eris Press (Londra/New York) e Libri Scheiwiller/ 24 Ore Cultura (Milano).
“Leggere Rovine è stato come abbandonare ogni resistenza al passato, indossare ogni volta una maschera diversa, quelle degli antichi attori tragici, per provare a seguirli nell’incantesimo capace di unire le parole alle immagini”, sono state le parole di Alessandro Haber, uno degli attori conquistati dall’autore, come anche Joe Mantegna (“dare nuova voce all’arte senza tempo attraverso la poesia è la nobile impresa di Gabriele, sono orgoglioso di aver fatto parte di questo suo progetto”) e Franco Nero (“Prestare la voce a questi versi sulla statuaria classica mi ha fatto sentire in qualche modo partecipe della sopravvivenza di una civiltà così profonda, tragica, influente com’è stata quella antica”).
Martiri come San Lorenzo, San Sebastiano, San Pietro e San Paolo, dunque, al centro di un reading – promosso dal Pantheon, Direzione Musei Statali Città di Roma, diretta dal Direttore generale Massimo Osanna, e con il supporto di Azimut Capital Management – che prendeva spunto anche dalle opere di Annibale Carracci (“Cristo coronato di spine“, dipinto appoggiato sul catafalco del pittore al Pantheon) e di Raffaello Sanzio, anch’egli sepolto nel tempio e del quale si intendeva evocare la “Trasfigurazione“, dipinto rimasto incompleto e posto sul letto di morte del grande artista. Un’opera capace di far “scoppiare l’anima di dolore a ognuno che quivi guardava” (Vasari), testamento spirituale di Raffaello, “la più celebrata, la più bella e la più divina” (Vasari), una delle ultime del Maestro.
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Di seguito alcuni momenti della serata e della performance, la cui versione completa sarà trasmessa online a partire dal 28 Marzo 2024, sui canali social del Pantheon e del Ministero dei Beni Culturali:
Una serata unica e ricca di riferimenti e suggestioni con Willem Dafoe e Gabriele Tinti al Pantheon di Roma #poesia #video #giornatamondialedellapoesia pic.twitter.com/YAIZsDHVza
— CIAK (@ciakmag) March 22, 2024
Le poesie di Gabriele Tinti:
I cover my eyes and mouth with my hands
I cover my eyes and mouth with my hands
to better sing the emptiness of my bones.
I am waiting for someone to knock on the door,
something different, a new start.
I pour the shadow into a phial,
I lick away the blood from my veins,
that ancestral blood that drips
and shakes the words.
(ascolta la lettura di Willem Dafoe)
Mi copro gli occhi e la bocca con le mani
Mi copro gli occhi e la bocca con le mani
per meglio cantare il vuoto delle ossa.
Aspetto che qualcuno bussi alla porta,
qualcosa di diverso, un nuovo inizio.
Rovescio l’ombra in una fiala,
lecco via il sangue dalle braccia,
quel sangue d’avi che cola
e scuote le parole.
Dis Manibus
Dis Manibus
Let me heal, go back to eating,
to seeing the light, the sea, things. That I may stop
imagining a script, may it quench the thirst,
desire, boredom. May you finally abandon
every ambition, this languid voice.
Do you really want me?
Not me. Not yet.
(ascolta la lettura di Willem Dafoe)
Dis Manibus.
Dis Manibus.
Fate che io possa guarire, tornare a mangiare,
rivedere la luce, il mare, le cose. Che la smetta
d’immaginare un copione, che plachi la sete,
la volontà, la noia. Che abbandoni finalmente
ogni velleità, questa languida voce.
Mi volete davvero?
Non me, non ancora.
In the middle
Culter sinistrorsum, culter dextrorsum
and us in the middle, with so little to say.
(ascolta la lettura di Willem Dafoe)
In mezzo
Culter sinistrorsum, culter dextrorsum
e noi in mezzo, con così poco da dire.
Don’t leave my body to the dogs
Don’t leave my body to the dogs,
burn it far away with its ills.
The fire will cleanse its wounds, the ashes
will soothe its challenges. At a thousand degrees
my bite will still be strong,
my sin, this comedy.
(ascolta la lettura di Willem Dafoe)
Non lasciare il mio corpo in pasto ai cani
Non lasciare il mio corpo in pasto ai cani,
fallo bruciare lontano con i suoi mali.
Il fuoco ne monderà le ferite, la cenere
ne acquieterà le sfide. A mille gradi
sarà ancora forte il mio morso,
il mio peccato, questa commedia.
Chi è Gabriele Tinti
Ha scritto ispirandosi ad alcuni capolavori dell’arte antica collaborando con Istituzioni come il Museo Archeologico di Napoli, i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Museo dell’Ara Pacis, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Metropolitan di New York, il LACMA di Los Angeles, il Parco archeologico del Colosseo e la Glyptothek di Monaco.
Nel 2016 ha pubblicato “Last words” (Skira Rizzoli) in collaborazione con l’artista americano Andres Serrano. Nel 2020 è uscita la sua raccolta di poesie in collaborazione con l’artista Roger Ballen per i tipi di Powerhouse Books (New York). Nel 2021, 24 Ore Culture ha raccolto in un volume per i tipi di Libri Scheiwiller (Milano) il progetto “Rovine”. L’edizione inglese è uscita in contemporanea a cura dell’editore Eris Press (Londra / New York). Nel 2022 la sua raccolta di poesie “Sanguinamenti- Incipit Tragoedia” è stata pubblicata da La Nave di Teseo (Milano) e – nel 2023 – da Contra Mundum Press (New York).Nel 2023 è uscita “Confessions” (Eris Press, Londra/ New York), una raccolta di poesie in lingua inglese con i disegni inediti di Andres Serrano.