Id. Usa, 2014 Regia Damien Chazelle Interpreti Miles Teller, J.K. Simmons, Paul Reiser, Melissa Benoist, Austin Stowell Sceneggiatura Damien Chazelle Produzione Jason Blum, Helen Estabrook, David Lancaster, Michel Litvak Distribuzione Warner Durata 1h e 47’Â
In sala dal
12 febbraio
Andrew Neyman è un batterista di talento, studente nella prestigiosa scuola di musica Shaffer, a Manhattan. Ma quanti sacrifici è disposto a fare per diventare quel jazzista unico che il leggendario e temutissimo professor Terence Fletcher, esigente sino alla crudeltà, ha intuito in lui? Tra allievo e insegnante comincia così un aspro duello senza esclusione di sadiche prove, che spinge l’ambizioso ragazzo sull’orlo della depressione e dell’abbandono. Sino all’ultima battaglia, pardon: sino all’ultimo concerto pubblico.
Sarà convenzionale nella sua anticonvenzionalità d’ambiente (il mondo del jazz, con i suoi idoli, le sue mitologie, la sua elitaria artisticità), ma che tensione, che lucido controllo di regia! Al ritmo sincopato e accelerato di una batteria battuta sino al parossismo e al sangue che sgocciola, una storia di formazione tra (almeno nello schema) Ufficiale e gentiluomo (o Full Metal Jacket) e il cinema sulle competizioni giovanili di pop dance. Da un corto omonimo, ripreso e sviluppato sino a una canonica ora e quaranta, il 30enne Damien Chazelle rivitalizza i cliché, al servizio di una performance con una colonna sonora sfavillante (ma questo è prevedibile) e due interpreti assolutamente carichi nei ruoli, l’esperto J.K. Simmons (i più lo conoscono per Spider-man), premiato al Bafta e ai Golden Globe e l’emergente Miles Teller (Rabbit Hole e Footloose – eh sì – e lo vedremo in futuro nei nuovi Fantastici 4) che non è digiuno di musica, suonando rock (piano, chitarra e anche la batteria) in un gruppo. Lanciato al Sundance (Gran premio della Giuria), transitato per varie manifestazioni tra cui il Torino Film festival, il film ha raccolto ben 5 nominations agli Oscar. Quindi anche se non siete jazzofili, non vi frega niente di sapere come Charlie Parker sia diventato un titano del sax e non battete i piedi al ritmo di Caravan (un cavallo di battaglia di Duke Ellington) o Whiplash (lo eseguiva Don Ellis), non preoccupatevi: è cinema di altissima qualità e assai coinvolgente, anzi bollente, nella sua scorrevolezza.