Ethan Coen torna sulle difficoltà passate: «Nessuna decisione è definitiva»

Al Festival di Cannes 2002 con il doc su Jerry Lee Lewis

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Joel ed Ethan Coen

Non troppo tempo fa lo avevamo tirato in ballo per il Drive-Away Dykes, che dovrebbe dirigere senza il fratello Joel, ma le ultime dichiarazioni di Ethan Coen sembrano riaprire la porta che i fan dei fratelli temevano chiusa, se non per sempre, per un periodo faticoso da superare. Nel quale il primo ci ha regalato il Macbeth con cui Denzel Washington è stato nominato agli Oscar, ma il secondo ha realizzato un interessante documentario presentato al Festival di Cannes 2022, da dove ha raccontato le difficoltà passate con il fratello negli ultimi anni, rassicurando però tutti con un promettente “Nessuna decisione è definitiva”.

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In molti hanno definito “sorprendente” il suo Jerry Lee Lewis: Trouble in Mind, dedicato al leggendario e controverso musicista statunitense raccontato anche dal Great Balls of Fire di Jim McBride. Un’opera che non si limita all’agiografia o alla cronaca dei suoi successi artistici o dei suoi problemi di dipendenza o di accettazione da parte dell’opinione pubblica, ma che ha offerto anche l’occasione per tornare a parlare con Ethan del suo passato – e soprattutto del suo futuro – al fianco del fratello Joel Coen.

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“Non è successo niente, certamente niente di drammatico, – raccontato il più giovane dei due Coen Brothers all’Associated Press. – Dopo 30 anni, non che non fosse divertente, ma era diventato un lavoro più di quanto non lo fosse stato in precedenza. Gli ultimi due film che abbiamo fatto insieme io e Joel [Ave, Cesare! e La ballata di Buster Scruggs], sono stati davvero difficili in termini di produzione. Davvero difficili. Quindi, se non sei obbligato a farlo, a un certo punto ti chiedi ‘perché lo sto facendo?'”.

Una domanda che ha fatto prendere strade diverse ai due, soprattutto dopo che era diventato evidente – e confermato da Joel – quanto Ethan non fosse interessato a lavorare al progetto shakespeariano del fratello. Anche se, come ribadisce proprio quest’ultimo: “Seguire strade separate sembra suggerire che potrebbe essere definitivo. Ma niente di tutto ciò è stato definitivo. Nessuna decisione è definitiva. Potremmo fare un altro film. Non so quale sarà il mio prossimo film dopo questo. Sono diventato un bambino grande, mi sono annoiato e ho smesso, e poi è scoppiata la pandemia. Succederanno altre cose, e chissà?.

D’altronde, e non poteva essere altrimenti, l’uno continua a essere nei pensieri dell’altro, e viceversa. Come conferma anche la confessione regalata a Deadline sempre da Ethan: “Molte volte, ci sono problemi per cui ti dici ‘cazzo, sono bloccato, così non funziona’. E’ allora che penso che Joel avrebbe avuto un’idea su cosa fare. E così, dove diavolo è?”.

Qui un celebre montaggio dei film più amati dei fratelli Coen: