Li avevamo visti insieme nel 2021, nelle foto del funerale di Jean-Paul Belmondo che lo aveva molto provato (“sono distrutto” disse allora), e poi nel 2022, quando erano circolate le notizie sulla decisione dell’ottantottenne Alain Delon di ricorrere al suicidio assistito e sulla scelta del figlio Anthony di restare vicino al padre fino alla fine. Una cura che in questi giorni ha portato il primogenito (non volendo considerare Christian Aaron Boulogne, nato dal flirt con la cantante Nico) a scontrarsi con la sorella Anouchka scatenando una faida che ha costretto il celebre attore a intervenire, con un comunicato nel quale minaccia di denuncia proprio Anthony.
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A stilarlo, il suo avvocato, Christophe Ayela che all’agenzia France-Presse ha raccontato di un Delon “estremamente scioccato dall’esplosione mediatica orchestrata da suo figlio Anthony, che ha un solo obiettivo, danneggiare la reputazione di sua figlia Anouchka, farle del male e colpire il rapporto unico che ha sempre avuto con lei“. “Lasciatemi in pace e lasciate in pace mia figlia” avrebbe aggiunto lo stesso interessato, che malsopporterebbe “l’aggressività di Anthony”, e la sua affermazione che questo sarebbe stato “il suo ultimo Natale”. “A differenza di Anouchka – continua l’avvocato, – suo figlio Anthony non si è mai, in tutti questi anni trascorsi, veramente preoccupato per lui, anche oggi lo vede pochissimo” e avrebbe approfittato del suo nome per farsi pubblicità.
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Da parte sua, invece, Anthony si era scagliato contro la sorella (nata nel 1990 dalla modella olandese Rosalie van Breemen) in una intervista a Paris Match nella quale dice di non aver avuto altra scelta se non di denunciarla alla polizia per non aver “mai informato me e mio fratello che tra il 2019 e il 2022 mio padre si era sottoposto a cinque test cognitivi durante le sue visite cliniche in Svizzera e che non ne aveva superato nessuno. Secondo i medici questi test dimostrano un degrado cognitivo che pone mio padre in una posizione di debolezza psicologica e quindi di vulnerabilità“. Lasciando intendere che anche lei, come l’ultima compagna Hiromi Rollin, avrebbe “interessi personali” nel farlo e nell’avergli impedito per più di nove di intervenire, concludendo: “ora capisco perché…“.
Nelle parole del comunicato – “Alain mi ha chiesto di sporgere denuncia, inizialmente per diffamazione. E anche di studiare le procedure necessarie per fermare le minacce contro lui e sua figlia” – la risposta. Come sembrano lontani i tempi in cui li vedevamo insieme sorridenti…
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