Forse non si noterà più di tanto tra le tante star e i vincitori degli MTV Movie & TV Awards, ma l’assenza di Drew Barrymore alla cerimonia sta già facendo parlare. Solidale con gli sceneggiatori della Writers Guild of America attualmente in sciopero, l’attrice e conduttrice ha deciso di rinunciare all’appuntamento che domenica 7 maggio l’avrebbe portata sul palco del Barker Hangar di Santa Monica a Los Angeles per la sempre spettacolare cerimonia di premiazione.
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“Ho ascoltato gli autori e per rispettarli davvero rinuncerò a condurre gli MTV Movie & TV Awards dal vivo, in solidarietà con lo sciopero – ha dichiarato la Barrymore. – Tutto ciò che celebriamo e ammiriamo di film e televisione nasce dalla loro creazione. E fino a quando non verrà raggiunta una soluzione, scelgo di aspettare, ma starò a guardare da casa e spero che vi unirete a me”.
Aggiungendo poi “non vedo l’ora di farne parte il prossimo anno, quando potrò davvero celebrare tutto ciò che MTV ha creato, uno spettacolo che consente ai fan di scegliere a chi vanno i premi e veramente inclusivo”, a conferma di quanto rivelato da una fonte vicina agli MTV Movie & TV Awards alla CNN sulla sua intenzione di tornare a condurre l’edizione 2024 dello show.
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Una decisione, dunque, che non sembra aver creato una fattura della produzione dello spettacolo, visto anche quanto commentato da Bruce Gillmer, produttore esecutivo degli MTV Movie & TV Awards, che a Variety aveva dato “pieno supporto” alla dimissionaria Drew nonostante la sua decisione lasciasse sostanzialmente senza conduttori lo show. Che nel frattempo ha ufficialmente comunicato di aver eliminato dal programma il consueto tappeto rosso e le interviste agli ospiti protagonisti.
Un disagio che si aggiunge a quelli provocati dallo sciopero indetto martedì scorso, che continua a mostrare i suoi effetti sulle varie produzioni, soprattutto televisive – dal SNL alla Cobra Kai 6, in pausa – e che secondo quanto riportato da Collider avrebbe già causato una perdita di 10 miliardi di dollari in un solo giorno.
Qui l’articolo di Deadline sugli effetti dello sciopero degli sceneggiatori
