Non sarà Zendaya la Cleopatra di Denis Villeneuve

Nel 2024 vedremo se saranno Timothée Chalamet e Daniel Craig Ottavio e Giulio Cesare

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Zendaya Cleopatra

La voce era circolata, e aveva affascinato tutti: Dopo Dune, Denis Villeneuve voleva la fremen Zendaya come sua prossima Cleopatra nel film che il regista sta progettando sull’ultima delle regine d’Egitto. Ma per quanto il film sia stato confermato dallo stesso regista (ormai nel 2020), dai rappresentanti dell’attrice arriva la puntualizzazione che non sarà lei la protagonista del film, nonostante quanto circolato in rete.

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Ho il progetto di un film storico sulla vita di Cleopatraaveva confessato Villeneuve alla canadese Montreal TVA. – Questo progetto è in corso e mi entusiasma molto. Spero di poterlo portare sullo schermo prima o dopo aver girato la seconda parte di Dune“.

Il secondo capitolo di quella che promette di diventare una trilogia avrebbe dovuto essere già in sala, dal 3 novembre, ma con lo sciopero degli attori (finalmente terminato, con un accordo soddisfacente per tutte le parti) la data di uscita è scalata al 15 marzo 2024., quando rivedremo sullo schermo Timothée Chalamet e Zendaya nella prosecuzione della storia tratta dal ciclo di Dune di Frank Herbert.

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Intanto la produzione del nuovo Cleopatra procede, su una sceneggiatura di David Scarpa (Napoleone, Gladiator 2) basata sul best-seller di Stacey Schiff, e ci si aspetta che prenda il via nel 2024. Da vedere con quale cast, visto che dopo l’uscita di scena – a meno che non ci ripensi – di Zendaya non ci sono stati aggiornamenti sull’intenzione di ingaggiare Timothée Chalamet come Ottavio e Daniel Craig come Giulio Cesare.

A differenza del classico di Joseph L. Mankiewicz con Elizabeth Taylor del 1963, stavolta la storia dovrebbe volgere principalmente sulla spietata ascesa al potere della sovrana grazie anche alle sue abilità di seduttrice. “Un thriller politico – come lo definisce il suo stesso sceneggiatore. – Sporco, sanguinoso, con un sacco di gente che impreca, fa sesso e tutto il resto, un thriller politico di due ore, snello e cattivo, pieno di omicidi e così via nella direzione opposta a quella in cui pensiamo che andrà il film“.