Un anno difficile, la recensione dell’eco-movie di Nakache e Toledano

Una satira che vede anche Mathieu Amalric come guest-star

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Un anno difficile (ph. Carole Bethuel)

Un anno difficile è la nuova commedia dei registi di Quasi amici Olivier Nakache e Éric Toledano. In sala dal 30 novembre, distribuito da I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection, il film narra la storia di due amici incorreggibili, entrambi al verde e pieni di debiti a causa del loro consumismo compulsivo. Una premessa che si connette con molti di noi e con il mondo che oggi viviamo, fatto – come vediamo sullo schermo – di idealisti, attivisti, allarmisti climatici, sostenitori della giustizia sociale e dell’eco-responsabilità.

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IL FATTO

Il pianeta sta collassando, ma anche Albert e Bruno non si sentono molto bene. Consumisti compulsivi e (perciò) in una pessima situazione finanziaria, i due cercano di ottenere la cancellazione dei loro debiti dalla Banca di Francia. Nel frattempo, attirati dal cibo e dalla birra gratis, partecipano all’aperi- tivo organizzato da un gruppo ecologista che boicotta il commercio di beni superflui. Da qui al farsi coinvolgere nelle altre iniziative dei militanti il passo è breve, complice l’attrazione di Albert per l’attivista Valentine e l’auspicio di rimediare furtivamente qualcosa tra un blocco stradale (cui si può derogare chiedendo agli autisti una “mancia”…) e una distribuzione di oggetti donati. Faranno prima i nodi a venire al pettine o la coppia di lazzaroni a maturare un’autentica coscienza sociale?

Un anno difficile (ph. Carole Bethuel)

L’OPINIONE

Stanno alla battaglia per la salvezza dell’ambiente come l’Oreste di Alberto Sordi e il Giovanni di Vittorio Gassman stavano alla Grande guerra i due simpatici (ancorché biasimevoli) antieroi di Un anno difficile. Non per nulla, i registi Éric Toledano e Olivier Nakache prendono a modello la commedia all’italiana. E se, a differenza di quest’ultima, i cineasti francesi non portano la carica corrosiva e la commistione col dramma alle estreme conseguenze, riescono comunque, nei momenti più riusciti del film (come l’incipit con la lotta al ralenti tra gli avventori del Black Friday), a farci ridere delle derive che ci stanno portando alla rovina. E, anche e soprattutto attraverso il bel personaggio di Noémie Merlant, celebrano senza moralismo né idealizzazioni una comunità di resistenti imperfetti ma carichi di coraggio nel voler cambiare davvero le cose. Menzione speciale alla guest-star Mathieu Amalric, volontario di un’associazione per aiutare le vittime del consumismo ma a sua volta irresistibilmente attratto dai casinò.

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Il maggior successo cinematografico di Toledano e Nakache, Quasi amici – Intouchables (2011), col memorabile duetto formato dal ricco tetraplegico Philippe/François Cluzet e dal badante di periferia Bakari/Omar Sy. Tra gli altri titoli che trattano con intelligente ironia i temi e le lotte green c’è invece il recente La crociata (2021), di e con Louis Garrel.

Un anno difficile (ph. Carole Bethuel)
(ph. Carole Bethuel)
RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
un-anno-difficile-la-recensione-delleco-movie-di-nakache-e-toledanoUne année difficile, Francia, 2023. Regia e sceneggiatura Éric Toledano e Olivier Nakache. Interpreti Pio Marmaï, Jonathan Cohen, Noémie Merlant, Mathieu Amalric, Grégoire Leprince-Ringuet, Luàna Bajrami. Distribuzione I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection. Durata 1h e 59’.