John Wick 4 e i piani per il sequel, i dubbi di Chad Stahelski

Parla il regista del nuovo capitolo del franchise con Keanu Reeves

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John Wick 4 Keanu Reeves

Lo vedrete al cinema dal 23 marzo, ma c’è un aspetto di Keanu Reeves in John Wick 4 che rende particolarmente verosimili le dichiarazioni appena rilasciate dal regista del nuovo capitolo del franchise, Chad Stahelski. Soprattutto quelle che parlano di stanchezza, del protagonista, ma anche la sua stessa, motivo in più per allontanare le ipotesi di un prossimo sequel, almeno per il momento. Eppure è lui a dire che gli Studios avrebbero “un piano” in merito…

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Comprensibile che la Lionsgate sia particolarmente interessata a continuare con la saga iniziata nel 2014 e che per la fine dell’anno dovrebbe regalarci anche la serie tv The Continental ed entro il 2024 lo spin-off Ballerina con Ana de Armas (qui sul set ceco con Keanu Reeves). Difficile, però, superare le resistenze raccontate da Stahelski a The Hollywood Reporter:

Nella nostra testa, per il momento Keanu e io abbiamo chiuso. Faremo riposare John Wick. Sono sicuro che gli Studios hanno un piano. Ci prenderemo un minuto. Per qualche strana ragione Wick ha sempre l’ultima data di uscita in Giappone. È sempre tre mesi dopo, circa. Se sarà così anche questa volta, faremo un tour giapponese e faremo uscire il film a settembre. Keanu e io faremo il viaggio fino a Tokyo, ci siederemo allo Scotch Bar dell’Imperial Hotel e diremo: “Cosa ne pensi?” Ci faremo un paio di whisky invecchiati 20 anni e scriveremo alcune idee sui tovaglioli. Se funzioneranno, allora forse faremo un film”.

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Dopo gli 86 milioni di dollari del primo, i 172 del secondo e i 328 milioni di John Wick 3 – Parabellum, sarà dura fare tanto meglio, anche se le previsioni prevedono già la possibilità di sfiorare i 500 milioni di dollari. Sia per scoprire come potrebbero svilupparsi alcune linee narrative aperte in John Wick 4, sia per la curiosità suiscitata dalla suddetta intervista, nella quale il regista spiega quanto le armi da fuoco vere vengano ancora utilizzate sui set cinematografici dopo la tragedia di Rust:

“La mia sensazione è che non ci sia motivo di avere un’arma da fuoco sul set. Possiamo creare città e astronavi e Godzilla e tutte queste cose, abbiamo la tecnologia per fare lo stesso con le armi da fuoco. Ma, negli ultimi 100 anni, Hollywood ha usato vere armi da fuoco. Produttori di oggetti di scena, armaioli e fornitori si ritroverebbero con interi stock di inutili armi da fuoco vere. Tutto si riduce al fatto che per certe persone costerebbe una grande quantità di denaro cambiare. Nessuno vuole dirlo, ma questa è la vera ragione. Non c’è bisogno di armi da fuoco, ma l’alternativa costerà di più”.

Qui l’intervista di The Hollywood Reporter a Chad Stahelski