The Black Demon, la recensione del film che sfida Shark 2

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the Black Demon

Dopo aver esplorato le profondità di tutt’altri mari, dove si aggirano i megalodonti di Shark 2 – L’abisso, la caccia agli squali cinematografici ci riporta verso la California per un altro colosso degli oceani. Il protagonista delle leggende dei marinai locali, da “centinaia di anni“, e del The Black Demon di Adrian Grünberg (Rambo: Last Blood) con Josh Lucas (Tutta colpa dell’amore, Hulk e la serie Il socio). Un mix di “fantascienza, suspense, horror, azione” – come lo presentano sulla piattaforma di streaming – che potreste trovare tra le offerte a pagamento del catalogo di Amazon Prime Video e Apple TV.

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IL FATTO:

Paul Sturges decide di unire lavoro e divertimento portando la famiglia in vacanza a Bahia Azul, in Messico, cogliendo l’occasione per controllare una piattaforma petrolifera al largo delle coste messicane. Tuttavia, al suo arrivo si accorge che la cittadina è cambiata profondamente dai tempi della loro ultima visita, al punto da essere diventata quasi una città fantasma popolata da strani e poco raccomandabili figuri. Poco ospitali, tutto sommato a ragione, e spaventati dal ‘Demonio’ locale, dal quale cercano protezione in ogni modo. Tutto cambia davvero quando Paul è costretto a raggiungere la piattaforma al largo della costa, senza sapere di esser tenuto sotto controllo e superando una ‘sentinella’ pronta a tutto per salvare il suo mondo.

The Black Demon

L’OPINIONE:

E’ il momento della sharksploitation, a quanto pare. A tutti i costi. A confermarlo, l’uscita nelle sale statunitensi (e da noi in streaming) di un film piuttosto rabberciato e stereotipato, ma che sin dal prologo ci promette una bestia di proporzioni ‘divine’ senza nulla da invidiare ai megalodonti preistorici visti in nei due Meg (Shark – Il primo squalo e Shark 2 – L’abisso). Una promessa/premessa dalla quale era lecito aspettarsi di più, soprattutto per la natura del protagonista marino e per la sua capacità di “indurre la pazzia con visioni di morte“, come si confà a un Demonio, per di più nero. E invece…

Tutto si colora rapidamente di rosso, sangue. Ma è solo una impressione, visto che dopo il prologo vacanziero la vicenda procede su un doppio binario di ‘family drama‘ e cinema ambientalista, tenendo il colossale squalo sullo sfondo, quasi riducendolo a una presenza/valenza simbolica per poi richiamarlo in azione secondo necessità.

Soprattutto quelle di una sceneggiatura più malmessa della piattaforma petrolifera dei gringos cattivi venuti a sfruttare le risorse naturali della Bahia Azul messicana. A a distruggere sempre più il nostro povero Pianeta, come il (confuso) montaggio di Sam Baixauli e V. Manu Medina ci ricorda, con un catalogo di immagini delle tante ferite quotidianamente inferte alla Terra.

E dire che proprio l’anima surreale-psichedelica del racconto sembrava annunciare una svolta interessate a questo convenzionale prodotto di genere, insieme al potere visionario – quasi sciamanico – del megalodonte emissario del dio della pioggia Tlaloc. Una integrazione non banale del thriller horror marino con le leggende e le tradizioni di una fetta di modo che non è mai male ricordare.

La stereotipizzazione del gringo – presuntuoso e superiore, con qualcosa da nascondere e molto da farsi perdonare, ma in fondo buono e padre amorevole – è di quelle da manuale, e ne fa (almeno nella parte centrale) la perfetta rappresentazione di un capitalismo al quale la Natura deve trovare il modo di opporsi. Peccato che la pochezza della sceneggiatura di Boise Esquerra (incapace di dare pathos allo sviluppo e credibilità ai personaggi, alle loro azioni e ai loro archi emotivi) non sappia prescindere de un ‘lieto’ fine, condito dall’ennesimo spiegone e affidato alla incredibile puntualità dello squalo, vero salvatore di un film nel quale sono gli attori a far venire voglia di un finale diverso…

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Ovviamente Shark 2 – L’abisso, attualmente in sala e facilmente recuperabile, ma per il tentativo di creare tensione con l’assedio dei nostri ‘eroi’ bloccati in mezzo all’Oceano sono altri i titoli cui riferirsi. I più recenti, 47 metri e Paradise Beach – Dentro l’incubo, con Blake Lively, nella speranza di riconciliarsi col genere.

 

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
the-black-demon-la-recensione-del-film-che-sfida-shark-2Usa/Repubblica Dominicana, 2023 - Regia: Adrian Grunberg - Cast: Josh Lucas, Fernanda Urrejola, Venus Ariel, Carlos Solórzano, Julio Cesar Cedillo, Jorge A. Jimenez, Raúl Méndez, Héctor Jiménez, Edgar Flores, Omar Chaparro - Durata: 100’ - Distribuzione: ND - Uscita: ND