A lungo si era sperato di vederlo tra i titoli presentati a Venezia 80 (qui la cronaca, i film e i protagonisti della Mostra), ma alla fine il The Holdovers di Alexander Payne è rimasto in Patria, al Telluride Film Festival e al TIFF 2023 di Toronto, dove è risultato uno dei più amati dal pubblico e da dove potrebbe partire la sua lunga corsa verso l’Oscar 2024. Come molti degli altri titoli mostrati al Bell Lightbox, alla Roy Thomson Hall, lo Scotiabank e le altre sale del festival, e come
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Ora si attende l’assegnazione del premio del pubblico della 48esima edizione del Toronto Film Festival, che quest’anno – nonostante lo sciopero in corso – ha avuto una scelta notevole a disposizione. Un People’s Choice Award che tra qualche mese potrebbe vedersela con il Povere creature! vincitore del Leone d’Oro a Venezia 80 o i vari altri premiati (Memory, Priscilla, Il confine verde, El Conde), ma che nel frattempo è ancora da definire.
Bisognerà attendere domenica, anche se i pronostici hanno già stilato una ideale top ten dei film presentati dal 7 settembre, quando il festival è iniziato con il film di apertura di Hayao Miyazaki (ovviamente presente), al secondo posto della splendida decina che segue:
- The Holdovers di Alexander Payne
- Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki
- Origin di Ava DuVernay
- American Fiction di Cord Jefferson
- Rustin di George C. Wolfe
- Sing Sing di Greg Kwedar
- The Burial di Maggie Betts
- His Three Daughters di Azazel Jacobs
- One Life di James Hawes
- Wicked Little Letters di Thea Sharrock
Senza lanciarsi in previsioni Oscar troppo anticipate, manca dunque poco al primo responso. E si vedrà se il biopic Netflix di George C. Wolfe e il ‘carcerario’ di Greg Kwedar porteranno al Dolby Theatre il prossimo 10 marzo Colman Domingo, in entrambi i film e al TIFF grazie a un accordo provvisorio con la SAG (come molti suoi colleghi più celebrati).
Come anche se uno dei suddetti saprà eguagliare il successo di titoli come Green Book (2018), Nomadland (2020), The Fabelmans (2022), Belfast (2021), Jojo Rabbit (2019), Tre manifesti a Ebbing, Missouri (2017) e La La Land (2016). O magari qualcuno degli outsider – come i film di Ava DuVernay, Cord Jefferson, il Dumb Money di Craig Gillespie (I, Tonya) o il legal drama con Jamie Foxx e Tommy Lee Jones (The Burial) – possibili sorprese dell’ultimo minuto.