HomeCiak In Mostra 2024In concorso: Vermiglio di Maura Delpero

In concorso: Vermiglio di Maura Delpero

VERMIGLIO

Venezia 81 – Concorso 

Italia/Francia/Belgio, 2024 – Regia: Maura Delpero – Cast: Martina Scrinzi, Rachele Potrich, Anna Thaler, Tommaso Ragno, Roberta Rovelli, Sara Serraiocco – Durata: 119 min – Distribuzione: Lucky Red

Maura Delpero ha un peculiare rapporto con il tempo e con lo spazio. Vermiglio, per esempio, è il suo secondo lungometraggio di finzione. Ma la carriera della cineasta italiana è ormai quasi ventennale, cominciata nel 2005 con il documentario Moglie e buoi dei paesi tuoi, in cui raccontava l’integrazione tra bambini sudtirolesi e italiani all’interno dell’istituzione scolastica, partendo dalle classi elementari bolzanine del 1939 per arrivare fino al 2005. Un tema, quello della scuola, che avrebbe riaffrontato in Signori Professori, nel 2008 in concorso al Torino Film Festival, storia di tre insegnanti di età diverse tra Bologna, Napoli e ancora Bolzano. Nadea e Sveta sono invece le protagoniste del documentario omonimo del 2012, storia di due donne moldave in Italia in cui uno dei temi portanti è la maternità, che sarebbe poi diventato il motore narrativo di Maternal, la sua prima opera di finzione, presentata in concorso al Locarno Film Festival del 2019 e finita poi nel limbo causato dal Covid. Tanto che Delpero sarebbe stata candidata a David e Nastri d’Argento solo nel 2022, una volta arrivato il film nelle sale italiane. Tempo e spazio, che sono in buona parte anche protagonisti di Vermiglio, che è un paese, sulle montagne del Trentino, in cui però le lancette della Storia scorrono più lente. È il 1944, a valle c’è la guerra, gli abitanti di Vermiglio lo sanno, ma la loro vita va avanti come sempre. Ci sono tre sorelle a Vermiglio, Lucia, Ada e Flavia. Un giorno la loro famiglia accoglie in casa un soldato che ha trovato rifugio tra i monti. E le cose, almeno per loro tre, cambiano.

C’è una coerenza artistica importante nel percorso di Maura Delpero, basta un’analisi sintetica come questa per capire che ci si trova di fronte a un’autrice importante che con la selezione nella competizione maggiore della Mostra del cinema di Venezia si trova di fronte a un crocevia professionale. In questa avventura l’hanno aiutata le sue tre protagoniste, Martina Scrinzi, Rachele Potrich, Anna Thaler, esordienti assolute che lasciano il segno. Al loro fianco Tommaso Ragno, Roberta Rovelli (vista quest’anno nel fenomeno Netflix Il fabbricante di lacrime) e Sara Serraiocco. Maura Delpero parlando di Vermiglio dice che «l’humus del film sono le radici. Un giorno mi sono ritrovata con una cartella di appunti di tanti anni fa che si chiamava proprio Vermiglio: evidentemente già pensavo di fare qualcosa su questo luogo dell’anima».

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