Diciamoci la verità: il fatto che Venezia Classici abbia tra gli eventi clou Ecce Bombo di Nanni Moretti (così come Cannes Classic ha avuto come evento Sbatti il mostro in prima pagina, entrambi film degli anni ‘70) la dice lunga su come si sia definitivamente modificato il concetto stesso di “classico”: e non è solo una questione di età, o del passare del tempo. Oggi la richiesta di ridare nuova vita a film anche recenti non è da considerarsi solo il frutto di una particolare attenzione cinefila. Si tratta di qualcosa di diverso, qualcosa che sicuramente ha a che fare con la passione per il cinema ma che al tempo stesso delinea una precisa richiesta del mercato. Il pubblico si sta accorgendo che vedere un film in sala diventa di per se stesso un evento, e quindi accorre a vedere anche film ampiamente disponibili sulle piattaforme: recentemente Harry Potter ma anche Sapore di mare, Profondo rosso ma anche Il signore degli anelli…. E una richiesta di questo tipo da parte del mercato (in Italia è una novità, in Francia è una realtà da almeno una trentina di anni) richiede copie nuove, perfette, lavorate di fino. Il modello qui da noi è stato certamente il lavoro della Cineteca di Bologna, che partendo da Il Cinema ritrovato è diventata (anche) un’importante distribuzione per i film del passato. Quindi Venezia Classic si sta trasformando: non è più (solo) uno spazio per cinefili, sta diventando sempre di più un segmento di mercato. E questo non può non renderci felici.