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Conclave, a Roma 2024 Ralph Fiennes e Sergio Castellitto presentano il film di Berger

Tratto dall'omonimo romanzo di Robert Harris, Conclave sarà al cinema dal 19 dicembre

Dall’omonimo romanzo di Robert Harris, il regista Premio Oscar Edward Berger (Niente di nuovo sul fronte occidentale, 2022) ha realizzato Conclave, presentato alla 19ª Festa del Cinema, thriller drammatico sulle controvertibili dinamiche politiche e umane interne alla Chiesa, osservate in occasione della morte di un Papa e in vista della scelta del nuovo pontefice. Un cast di stelle vede Ralph Fiennes protagonista al fianco di Stanley Tucci, John Lithgow, Sergio Castellitto e Isabella Rossellini.

Scritto da Peter Straughan, già candidato all’Oscar per La talpa (2011), Conclave, al cinema dal 19 dicembre con Eagle Pictures, è il settimo film tratto da uno dei romanzi di successo di Harris, abile autore di intrecci che con chirurgica lucidità riesce a sondare l’animo umano posto di fronte a spiazzanti dilemmi morali.

Conclave, trama

Quando il Papa muore per un attacco di cuore, il cardinale Thomas Lawrence (Ralph Fiennes) deve organizzare il conclave che eleggerà il suo successore. Dietro le porte chiuse della Cappella Sistina, mentre un complesso cerimoniale prende vita, tra i cardinali giunti da tutto il mondo, ciascuno con le proprie ambizioni e aspettative, si agitano però trame, prendono vita intrighi e vengono a galla disdicevoli segreti. Investito da un forte senso del dovere nella sua carica di Decano del Collegio Cardinalizio, Lawrence ingaggia una battaglia contro la propria coscienza per portare a termine la propria missione.

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Da sempre suo grande fan, il regista austriaco Edward Berger ha accolto con immediato interesse la sceneggiatura scritta da Peter Straughan tratta dal romanzo di Harris, “c’è sempre nelle sue sceneggiature un livello più profondo di cui parla il film”.

Quando ho letto il libro di Harris – racconta Straughan –, mi sono reso conto che si trattava di un thriller composto in un modo mai visto prima, un dramma politico che parla in maniera fresca del potere e dell’attrazione e della corruzione che esso comporta”. Per realizzare il suo libro Harris si era ampiamente documentato rispetto alle dinamiche del conclave, spiega ancora Straughan, che però aggiunge di aver avuto da subito la percezione che il cuore del film stesse nei temi ancora più universali sulla natura stessa dell’uomo.

Ralph Fiennes

Ralph Fiennes, Conclave
Ralph Fiennes, Conclave

Figlio di una madre cattolica e devota, Fiennes racconta di essersi ribellato e di aver lasciato la Chiesa a 13 anni, ma di aver sempre nutrito una certa curiosità verso la fede. “La fede cattolica è ampia – dice l’attore – È facile puntare il dito e dare etichette di fronte alle trasgressioni, ma credo che la Chiesa Cattolica nei secoli abbia dato un ampio supporto alle famiglie e che ci siano delle persone veramente per bene in essa. Ho parlato con tanti preti su questioni di fede e alcuni si occupano di cose profonde. La natura umana in sé è portata a resistere al cambiamento, i rituali fanno sentire sicuri, danno sostegno, è umano, mentre il cambiamento può essere difficile per le persone”.

Ed è proprio dalle conversazioni scambiate con molti preti che Fiennes ha preso ispirazione per lavorare al personaggio del Cardinale Lawrence. “Ho cercato di capire cosa significa essere un prete cattolico e ho compreso il conflitto di fede in cui a volte devono entrare. È quello che accade anche a Lawrence ed è qualcosa di molto umano. Ho interpretato Lawrence ponendomi molte domande e cercando di seguire anche il mio istinto”.

Sergio Castellitto

Sergio Castellitto, Conclave
Sergio Castellitto, Conclave

Controparte del Cardinale Lawrence, Sergio Castellitto interpreta il Cardinale Tedesco, tradizionalista, conservatore convinto e strenuo sostenitore della necessità di un ritorno al rito latino. Dei candidati al seggio papale sembrerebbe il più ambizioso, ma in realtà Castellitto chiarisce: “Non credo che Tedesco voglia quel potere, credo che lui non voglia che quel potere finisca. Il film racconta la parte nera, scura, pericolosa, quasi criminale di quel consesso, ma lui è portatore di una profonda verità, quella incastonata nella Chiesa da secoli”.

Quello ricoperto da Castellitto dunque è un ruolo, forse non gradevole come personaggio, ma estremamente significativo nell’equilibrio di Conclave. E infatti l’attore tiene a sottolineare: “Era tanto tempo che non sentivo il piacere di stare sul set, di essere guidato da un regista così appassionato e attento e di lavorare accanto ad un artista sommo. I film non sono importanti per come vengono, ma anche per i ricordi che ti lasciano. Questo è un film che mi ha lasciato veramente bei ricordi”.

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