Dampyr, la recensione dell’esordio del Bonelli Cinematic Universe

Il primo film prodotto della storica casa editrice italiana di fumetti

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Dampyr

Inutile tornare sui precedenti, cui gli stessi producer accennano senza mai nominarli, con Dampyr si entra in una nuova era del Cinecomic, almeno quello italiano. Con il film dell’esordiente Riccardo Chemello, infatti, la storica casa editrice italiana di fumetti inaugura il cosiddetto Bonelli Cinematic Universe e invita i fan in sala dal 28 ottobre, data della prima mondiale che avrà luogo lo stesso giorno durante la serata inaugurale di Lucca Comics & Games. In attesa della serie animata Dragonero sulla RAI, quella live-action dedicata a Dylan Dog e prodotta dalla Atomic Monster di James Wan (Aquaman) e i progetti allo studio su Martin Mystere, Mr. No e Tex, il fantasy-action di Bonelli Entertainment e Brandon Box mette già in campo un team di tutto rispetto, che vede la presenza del casting Director di Trainspotting, dell’Hair Designer Giorgio Gregorini (Premio Oscar per il Miglior Trucco ed acconciatura per Suicide Squad), oltre a Makeup Designer, Fight Choreographer e Supervising Stunt Coordinator di Il trono di spade – e altri – Francesca Galafassi, Vladimir ‘Furdo’ Furdik e Lubomir Misak.

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IL FATTO: Siamo durante la guerra dei Balcani, nei primi anni Novanta, qui Harlan è perseguitato da orribili incubi, mentre sbarca il lunario fingendosi un Dampyr (nella mitologia slava, un essere mezzo umano e mezzo vampiro) capace di liberare i villaggi da quelle che i superstiziosi abitanti ritengono ingenuamente terribili maledizioni legate al mondo dei vampiri. Ma quando viene convocato dai soldati attaccati da creature assetate di sangue, Harlan scopre la verità: lui è davvero un Dampyr. Mentre cerca di affrontare un terribile “Maestro della Notte”, Harlan dovrà imparare a gestire i suoi poteri e scoprire le proprie origini insieme alla vampira rinnegata Tesla e un soldato in cerca di vendetta che si accompagnano a lui.

Dampyr

L’OPINIONE: Pur non volendo – dichiaratamente – scimmiottare Marvel Studios e DC Comics, è una bella sorpresa già l’animazione del logo che introduce il film che inaugura il Bonelli Cinematic Universe prossimo venturo. Che già promette di spaziare tra cinema e tv, animazione e videogame, sempre a partire da un grande rispetto per le storie originali, tanto amate dai lettori. E si vede. Sia nella fedeltà agli albi dai quali sono partiti Mauro Boselli e gli altri autori, sia nella cura di una sceneggiatura che pare essere l’elemento più solido di un’avventura non sempre ugualmente coerente, soprattutto visivamente. Un’opera prima difendibile, comunque, quella dell’esordiente Riccardo Chemello, che si trova a poter contare su tecnici di esperienza (da Suicide Squad agli Avengers) ma senza riuscire a tenere il risultato sempre allo stesso livello. Fotografia e direzione degli attori mostrano qualche debolezza, a volte per demerito delle interpretazioni – in alcuni casi impostate e teatrali, persino fuori luogo con l’effetto ‘Emy, Ely ed Evy‘ delle tre donne che aprono e chiudono la storia – a volte per una costruzione delle scene che tende a sottovalutare quel che avvolge il protagonista di turno, come si fosse  in un fumetto. Ci sarà tempo per rimediare, visto che sono gli stessi personaggi sullo schermo a promettere “una lunga guerra”.

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SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… Tanto citato, senza mai nominarlo, sembra che si voglia prendere le distanze dal Dellamorte Dellamore, il tanto amato/odiato cult legato a Dylan Dog del 1994, diretto da Michele Soavi con Rupert Everett. Ma anche quella è stata una tappa della storia della Sergio Bonelli, da sempre legata al mondo del cinema e le sue star, come il Ralph Fiennes di Strange Days al quale ci si era ispirati inizialmente proprio per il personaggio di Dampyr.

 

Dampyr

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
dampyr-la-recensione-dellesordio-del-bonelli-cinematic-universeItalia, 2022. Regia: Riccardo Chemello. Con: Wade Briggs (Dampyr), Stuart Martin (Emil Kurjak), Frida Gustavsson (Tesla), Sebastian Croft (Yuri), David Morrissey (Gorka), Luke Roberts (Draka). Durata: 1h 49'. Distribuzione: Eagle Pictures