Cronache dal Lido

IN QUESTA PAGINA:

  • Premio Bianchi a Sergio Castellitto
  • Premio Berenice
  • L’altra Italia di De Santis
  • Ferretti & Lo schiavo: masterclass al Lido
  • Il francobollo di Gina Lollobrigida

 

PREMIO PIETRO BIANCHI A SERGIO CASTELLITTO

«Confesso che da sempre provo più imbarazzo nel ricevere un premio che non nell’affrontare un primo piano», ha detto Sergio Castellitto, ricevendo dalle mani di Laura Delli Colli il Premio Pietro Bianchi 2023, alla presenza di Alberto Barbera e Roberto Cicutto, che ha ricordato il suo passato di produttore cinematografico in cui ha condiviso la realizzazione di numerose opere con Castellitto.

«Vi ringrazio per questo riconoscimento, è una bella coincidenza che arrivi il giorno dopo l’anteprima di Enea di mio figlio Pietro, il centesimo film da me interpretato. Sono comunque convinto che i premi si debbano meritare soprattutto per quello che si farà dopo averli ricevuti – ha continuato Castellitto – per questo tra un anno mi direte se me lo sono meritato davvero e se posso tenerlo. In ogni caso non ve lo restituirò mai!».

Il Premio Pietro Bianchi è il riconoscimento che i Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) assegnano tradizionalmente al Lido, a una personalità eccellente del cinema italiano d’intesa con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Laura Delli Colli, dopo aver detto che «per la motivazione del premio bastano due parole: Sergio Castellitto!», ha puntualizzato «il Bianchi è quest’anno un omaggio ad uno dei nostri attori più amati che ha firmato anche come autore alcuni dei film più interessanti degli ultimi anni».

«Giuliano Montaldo era un amico, un gentiluomo, oltre a essere un grande raccontatore di barzellette». Comincia così il ricordo di Montaldo, del direttore della Mostra Alberto Barbera. «Dopo un esordio difficile ha avuto modo di riscattarsi, film come Sacco e Vanzetti sono diventati famosi nel mondo, ha avuto un posto nella storia del grande cinema del secondo dopoguerra, che in quel momento era uno più amati nel mondo. Eravamo secondi solo agli americani. Purtroppo fa parte di una generazione di giganti del cinema che sta scomparendo. Era una persona di una gentilezza rara, difficile da trovare nel mondo del cinema, non tutti i registi sono così». «Ho fatto la comparsa in Sacco e Vanzetti – ricorda Roberto Cicutto, presidente della Biennale – Sappiamo tutti cosa è stato, però lui avrebbe detto the show must go on».


IL PREMIO BERENICE

È stato assegnato a Daria Colli, truccatrice del film Io Capitano di Matteo Garrone, il Premio Berenice, il riconoscimento per le arti e i mestieri del cinema organizzato da CNA, giunto alla sua ventiquattresima edizione. «Sul set abbiamo vissuto per tre mesi nelle tende, con le riprese sulle dune o su un barcone in alto mare, ma siamo stati molto uniti – racconta Colli – Il nostro lavoro con la tecnologia è diventato più difficile, la grana della pellicola ci aiutava, mentre il digitale ci mette in difficoltà».


L’ALTRA ITALIA DI DE SANTIS

A VENEZIA CLASSICI IL DOC DI STEVE DELLA CASA SUL REGISTA DI RISO AMARO

«Il film è un ritratto spero fedele di una persona che ho molto amato, ammirato e rispettato». Così Steve Della Casa sul suo documentario Un’altra Italia era possibile, il cinema di Giuseppe De Santis, prodotto da Beetlefilm e Surf Film (in collaborazione con La7 e Piemonte Film Commission) e dedicato al regista (1917-1997) che ha segnato il cinema italiano del Dopoguerra con film come Riso amaro (1949, iconica la scena del ballo tra Silvana Mangano e Vittorio Gassman), unendo spettacolo e impegno politico nel trattare, da militante PCI, temi come l’occupazione femminile (in titoli come Roma ore 11, 1952, dove debutta il suo “allievo” Elio Petri) e le lotte contadine (Caccia tragica, 1947) con un uso della macchina da presa memore di Hollywood. Il doc ricorda il regista, l’uomo e il docente di cinema, con l’apporto di tanti testimoni, da Mario Martone e Silvia Scola a Paolo Virzì e Andrea Purgatori. «Mi ha colpito», confessa Della Casa, «che le persone più diverse da me contattate abbiano subito accettato con entusiasmo di partecipare, un segno questo che anche loro come me pensano che un’altra Italia era possibile».

Steve Della Casa

FERRETTI & LO SCHIAVO: MASTERCLASS AL LIDO

I DUE PLURIPREMIATI SCENOGRAFI PROTAGONISTI DELL’EVENTO DI CARTIER

Gli scenografi tre volte premio Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo sono stati protagonisti della masterclass (moderata da Alberto Cavalli) su The Art and Craft of the Cinema (“L’arte e l’artigianato del cinema”), promossa da Cartier (main sponsor dell’80ma Mostra del Cinema di Venezia). La coppia (nel lavoro e nella vita) formata da Ferretti e Lo Schiavo ha vinto l’ambito Academy Award per The Aviator, Sweeney Todd e Hugo Cabret. Prima di loro, la nuova stagione delle masterclass di Cartier al Lido aveva ospitato il regista (e Presidente della giuria di Venezia 80) Damien Chazelle e il compositore Justin Hurwitz. «Siamo entusiasti», ha detto il Direttore della Mostra Alberto Barbera, «che il festival ora includa l’opportunità di conoscere l’arte e artigianato del cinema da alcuni dei suoi protagonisti più prestigiosi, e per riflettere su tanti diversi tipi di collaborazione e abilità artistica che contribuiscono alla creazione del film». «In queste masterclass noi celebriamo la natura collaborativa del cinema, dove sono richiesti talenti provenienti da molte discipline. A Cartier crediamo da tempo nel valore di costruire ponti e di trarre ispirazione reciproca», dichiara Cyrille Vigneron, Presidente e CEO di Cartier International.


Il francobollo di Gina Lollobrigida

È già disponibile in tutti gli uffici postali, in 250 mila copie, il francobollo che riproduce il ritratto di Gina Lollobrigida, con la sua firma. La presentazione dell’iniziativa, voluta dal Mic, è stata anche l’occasione per annunciare un nuovo premio della Biennale di Venezia in suo onore e per consegnare il Nastro D’Argento alla carriera che sarà esposto presso il museo di Cinecittà.

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