LA BÊTE
Venezia 80 – Concorso
Francia, Canada, 2023 Regia Bertrand Bonello Interpreti Léa Seydoux, George MacKay Durata 146’
Il film di Bertrand Bonello, regista nizzardo, che ha all’attivo film come Who I Am. Based on Pier Paolo Pasolini (1996), The Pornographer (2001) L’Apollonide Souvenirs de la maison close (2011) e una carriera tra musical e cortometraggi, spinto sempre da un occhio anticonformista e fuori da ogni clichè, racconta la storia di Gabrielle (Léa Seydoux), che per purificare il suo DNA sceglie di testare una macchina che la porta dritta dritta dritta nelle sue vite precedenti. E’ un meccanismo che la libera inesorabilmente da ogni sentimento prorompente, una scelta voluta, la sua, in un futuro in cui le emozioni, diventate ormai una minaccia nel vivere quotidiano, sono messe al bando.
Ma quando nel suo percorso incontra Louis (interpretato da George MacKay che ha sostituito il compianto Gaspard Ulliel), con il quale la donna stringe sin da subito un forte legame, come se i due si conoscessero da sempre, la sua ideale trasformazione prende una piega differente. Il racconto si dipana in tre diversi momenti storici, molto distanti tra loro: il 1910, il 2014 e il 2044. Il melodramma fantascientifico, liberamente ispirato al racconto The Beast in the Jungle di Herny James, porta in concorso il regista che nel 2014 aveva già diretto Lea Seydoux nel biopic Saint Laurent, dedicato alla vita del grande stilista francese. Il film aveva ottenuto dieci nomination ai Cesar. A dare il volto all’inquieto stilista era Gaspar Ulliel, che ne ha rappresentato la vita, divisa tra i successi in passerella e le delusioni e i tormenti legati alla sua dissipata vita sentimentale. Tra gli interpreti c’erano anche Louis Garrell e Helmut Berger.
