Se Matteo Garrone con il suo Io capitano potrà continuare a sperare di portare l’Italia alla Notte degli Oscar 2024 lo scopriremo il prossimo 21 dicembre, quando la prima scrematura porterà i titoli da 88 a 15 (e poi da 15 a 5 il 23 gennaio 2024), ma nel frattempo possiamo gustarci la longlist appena diffusa dall’Academy con tutti i film in competizione nella categoria miglior film internazionale (e se volete, al link qua di seguito, anche i lungometraggi d’animazione).
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Ricordiamo che per lungometraggio internazionale si intende un lungometraggio (più di 40 minuti) prodotto al di fuori degli Stati Uniti con una traccia di dialogo prevalentemente (più del 50%) non inglese. Quest’anno, per la prima volta, si segnala la partecipazione della Namibia.
La 96ª edizione degli Oscar si terrà domenica 10 marzo 2024 al Dolby® Theatre di Ovation Hollywood e sarà trasmessa in diretta sulla ABC e in più di 200 paesi in tutto il mondo.
Una prima grande indicazione ci arriverà sabato sera con i vincitori degli EFA, i premi europei, dove nella cinquina finale figurano Anatomia di una caduta di Justine Triet (esclusa dagli Oscar – con polemica – a favore di La Passion de Dodin Bouffant come vi anticipavamo nel nostro articolo con la lista in aggiornamento), Foglie al vento di Aki Kaurismäki, Green Border (Zielona Granica) di Agnieszka Holland (anche lei esclusa dagli Oscar a favore di The Peasants), Io capitano di Matteo Garrone e The Zone of Interest di Jonathan Glazer.
Leggi qui la lista degli 88 titoli in corsa come miglior film internazionale
ALBANIA: Alexander di Ardit Sadiku
ARABIA SAUDITA: Alhamour H.A. di Abdulelah Alqurashi
ARGENTINA: Los delincuentes di Rodrigo Moreno
ARMENIA: Amerikatsi di Michael A. Goorjian
AUSTRALIA: Shayda di Noora Niasari
AUSTRIA: Vera di Tizza Covi
BANGLADESH: No Ground Beneath the Feet di Mohammad Rabby Mridha
BELGIO: Omen di Baloji
BHUTAN: The Monk and the Gun di Pawo Choyning Dorji
BOLIVIA: The Visitor di Martín Boulocq
BOSNIA ERZEGOVINA: Excursion di Una Gunjak
BRASILE: Pictures of Ghosts di Kleber Mendonça Filho
BULGARIA: Blaga’s Lessons di Stephan Komandarev
BURKINA FASO: Sira di Apolline Traoré
CAMERUN: Half Heaven di Enah Johnscott
CANADA: Rojek di Zaynê Akyol
CILE: The Settlers di Felipe Gálvez
CINA: The Wandering Earth II di Frant Gwo
COLOMBIA: Un Varón di Fabián Hernández Alvarado
COREA DEL SUD: Concrete Utopia di Um Tae-hwa
COSTARICA: I Have Electric Dreams di Valentina Maurel
CROAZIA: Traces di Dubravka Turic
DANIMARCA: Bastarden (The Promised Land) di Nikolaj Arcel (presentato a Venezia 80)
EGITTO: Voy! Voy! Voy! di Omar Hilal
ESTONIA: Smoke Sauna Sisterhood di Anna Hints
FILIPPINE: Iti Mapukpukaw (The Missing) di Carl Joseph E. Papa
FINLANDIA: Fallen Leaves di Aki Kaurismäki (la recensione)
FRANCIA: La Passion de Dodin Bouffant di Trần Anh Hùng (la recensione)
GERMANIA: Das Lehrerzimmer (The Teachers’ Lounge) di Ilker Çatak
GEORGIA: Citizen Saint di Tinatin Kajrishvili
GIAPPONE: Perfect Days di Wim Wenders (la recensione)
GIORDANIA: Inshallah a Boy di Amjad Al-Rasheed
GRECIA: Behind the Haystacks di Asimina Proedrou
HONG KONG: A Light Never Goes Out di Anastasia Tsang
INDIA: 2018 – Everyone Is a Hero di Jude Anthany Joseph
INDONESIA: Autobiography di Makbul Mubarak
IRAN: Negahban-e shab (The Night Guardian) di Reza Mirkarimi
IRAQ: Hanging Gardens di Ahmed Yassin Al Daradji
IRLANDA: In the Shadow of Beirut di Stephen Gerard Kelly
ISLANDA: Godland – Nella terra di Dio di Hlynur Pálmason
ISRAELE: Seven Blessings di Ayelet Menahemi
ITALIA: Io Capitano di Matteo Garrone
KENYA: Mvera di Daudi Anguka
LETTONIA: My Freedom di Ilze Kunga-Melgaile
LITUANIA: Slow di Marija Kavtaradze
LUSSEMBURGO: The Last Ashes di Loïc Tanson
MACEDONIA del NORD: Housekeeping for Beginners di Goran Stolevski (premiato a Venezia)
MALESIA: Tiger Stripes di Amanda Nell Eu (premiato a Cannes)
MAROCCO: Kadib Abyad (The Mother of All Lies) di Asmae El Moudir
MESSICO: Totem di Lila Avilés
MOLDAVIA: Thunders
MONGOLIA: City of Wind
MONTENEGRO: Sirin
NAMIBIA: Under the Hanging Tree
NEPAL: Halkara di Bikram Sapkota
NIGERIA: Mami Wata di CJ Obasi
NORVEGIA: Songs of Earth
OLANDA: Sweet Dreams di Ena Sendijarević
PAKISTAN: In Flames di Zarrar Kahn
PALESTINA: Bye Bye Tiberias
PANAMA: Tito, Margot and Me
PARAGUAY: The Last Runway 2, Comando Yaguarete
PERU: The Erection of Toribio Bardelli
POLONIA: The Peasants di DK Welchman (Dorota Kobiela) e Hugh Welchman
PORTOGALLO: Mal Viver di João Canijo
REGNO UNITO: The Zone of Interest di Jonathan Glazer (la recensione)
REPUBBLICA CECA: Brothers di Tomáš Mašín
REPUBBLICA DOMENICANA: Cuarencena
ROMANIA: Do Not Expect Too Much From the End of the World di Radu Jude (al TFF41)
SERBIA: The Duke and the Poet di Milorad Milinković
SENEGAL: Banel & Adama
SINGAPORE: The Breaking Ice di Anthony Chen
SLOVACCHIA: Photophobia
SLOVENIA: Riders
SPAGNA: La società della neve di J.A. Bayona (teaser trailer)
SUD AFRICA: Music Is My Life – Dr. Joseph Shabalala and Ladysmith Black Mambazo
SUDAN: Goodbye Julia di Mohamed Kordofani (premiato a Cannes)
SVEZIA: Opponent di Milad Alami
SVIZZERA: Thunder di Carmen Jacquier
TAIWAN: Marry My Dead Body di Cheng Wei-hao
TAJIKISTAN: Melody di Behrouz Sebt Rasoul
THAILANDIA: Not Friends
TUNISIA: Four Daughters di Kaouther Ben Hania
TURCHIA: About Dry Grasses di Nuri Bilge Ceylan
UCRAINA: 20 Days in Mariupol
UNGHERIA: Four Souls of Coyote di Áron Gauder
VENEZUELA: La sombra del sol di Miguel Ángel Ferrer
VIETNAM: Glorious Ashes
YEMEN: The Burdened di Amr Gamal