IN QUESTA PAGINA:
- «La mostra secondo noi»
- Al Lido si disegna il futuro del nostro audiovisivo
- Leone d’Oro a Giorgio Armani
- 2023: il ritorno nelle sale
- Cinque Film per l’Europa
- Venezia 80 è donna
«LA MOSTRA SECONDO NOI»
Le star e i registi della terza giornata del Festival spiegano film e atmosfere che li hanno portati al Lido
Emma è stata coinvolta fin da subito, ho cominciato a parlarle del film mentre stavamo facendo La Favorita. Era molto entusiasta del personaggio e ha voluto essere aggiornata il più possibile. Da allora l’ho tenuta al corrente di tutto lo sviluppo, con chi avrebbe lavorato, dove e come. Questo ha aiutato anche la sua interpretazione, dato che ha avuto l’idea del personaggio in mente per molto tempo. E quando è arrivato il momento, era pronta. Aveva assimilato tutto.
(Yorgos Lanthimos, regista di Poor Things, sulla protagonista Emma Stone)
È stato interessante dare vita ad un uomo focalizzato su un unico obiettivo e pronto a tutto per raggiungerlo. È una persona che vuole esser parte di qualcosa che odia. La trovo una storia complessa e molto umana. Io e Nikolaj Arcel [il regista] siamo diventati amici dieci anni fa sul set di Royal Affair. Quando abbiamo iniziato questa nuovo progetto siamo ripartiti da zero e ci siamo tuffati nella trama.
(Mads Mikkelsen, protagonista di Bastarden)
Adoro le opere di Roal Dahl, sono cresciuto leggendole e innamorandomi di esse. Ho avuto la fortuna di conoscere i suoi familiari all’epoca della lavorazione di Mr. Fox e già all’epoca sognavo di poter dirigere un adattamento di Henry Sugar, che è sempre stata la mia preferita fra le sue storie.
(Wes Anderson, regista di The Wonderful Story of Henry Sugar)
Questo non è un Paese semplice per una donna, anzi può essere addirittura pericoloso. Il caso Montesi del 1953 segnò il momento in cui l’Italia perse l’innocenza e l’empatia per la vittima. Fu un archetipo: ogni volta che oggi si ripetono fatti simili rivedo l’immagine del cadavere di Wilma Montesi.
(Saverio Costanzo, regista di Finalmente l’alba)
Desideravo raccontare l’emancipazione di due fratelli nati da una famiglia malata, tossica, disfunzionale. C’è chi nella vita riesce ad emanciparsi subito, c’è magari chi si emancipa a quaranta, cinquant’anni, c’è chi non si emancipa mai. È un percorso difficile.
(Micaela Ramazzotti, regista e attrice di Felicità)
Al Lido si disegna il futuro del nostro audiovisivo
La Mostra di Venezia offre oggi un’occasione preziosa per farsi un’idea sul futuro del cinema e dell’industria audiovisiva. È la giornata di incontri organizzata da Audiovisivo Italiae, del network Cultura Italiae, con l’Ente dello Spettacolo, dal titolo La produzione che verrà. La formula scelta da Angelo Argento, presidente di Audiovisivo Italiae, è quella del CultX, costruita su moduli brevi di intervento. Le adesioni sono del massimo livello. Tra gli altri, il direttore della Mostra Alberto Barbera, il Sottosegretario con delega all’Audiovisivo Lucia Bergonzoni, il presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone, Nicola Borrelli del MIC, gli Ad di Rai Cinema Paolo Del Brocco, di Medusa Giampaolo Letta, di Cinecittà Nicola Maccanico, il presidente dell’Anica Francesco Rutelli e Benedetto Habib (Presidente Unione Produttori Anica), Gianluca Curti (CNA), Marina Marzotto (Presidente dell’Agici), Chiara Sbarigia (Presidente APA), Manuela Cacciamani (Presidente Unione Editori e Creators Digitali). In programma anche gli interventi del presidente della Fondazione Ente dello spettacolo, Mons.Davide Milani, di Robert Bernocchi e Alberto Pasquale.
Leone d’Oro a Giorgio Armani. Il Sindaco di Venezia Brugnaro: “Premio all’imprenditore appassionato e al saper fare italiano”
2023: IL RITORNO NELLE SALE
Sono stati presentati ieri all’Italian Pavillion i dati dell’indagine Gli italiani e il cinema, realizzata da SWG per la Direzione generale Cinema e audiovisivo del MiC, alla presenza del Sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni. La prima, ottima, notizia è stata comunicata dal Direttore generale Cinema e audiovisivo del MIiC Nicola Borrelli, certificando che «al 31 agosto abbiamo già raggiunto gli incassi totalizzati in tutto il 2022 e quindi il quarto quadrimestre potrebbe farci tornare ai livelli pre-pandemici». Dall’indagine emergono alcune sorprese rispetto alla vulgata comune: il consumo di contenuti audiovisivi è infatti l’attività preferita in assoluto nel tempo libero per la Generazione Z visto che a frequentare le sale cinematografiche sono soprattutto i giovanissimi e le famiglie con figli under 10.
Per il 38% degli italiani il consumo di contenuti audiovisivi è l’attività preferita nel tempo libero e la percentuale raggiunge il 50% nella Generazione Z e nei teenager, che scelgono di guardare film, serie e contenuti piuttosto che svolgere attività all’aperto e organizzare incontri conviviali (pranzi, cene e aperitivi).
Un italiano su due è andato al cinema nella prima parte del 2023, trend in crescita rispetto al 2022 quando la percentuale degli italiani che non andavano al cinema era del 61% (quindi di 11 punti più alta dell’attuale). Per il consumatore italiano il prezzo giusto per vedere un film al cinema è pari ad una media di 7,40 euro e il range di costo accettabile è compreso tra i 6 e gli 8 euro. Le agevolazioni che attirano maggiormente il pubblico includono: sconti per famiglie con bambini (75%), studenti (70%), disabili e anziani (56% e 52% rispettivamente).