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L’avamposto / Snow in Midsummer

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  • L’avamposto di Edoardo Morabito
  • Snow in Midsummer

L’AVAMPOSTO

Italia, Brasile, 2023, Regia Edoardo Morabito, Durata 84′, Cast Christopher Clark

L’avamposto del titolo è quello di Christopher Clark, eco-guerriero scozzese che nel cuore dell’Amazzonia punta a realizzare un personalissimo modello di società utopica basato sull’equilibrio perfetto tra natura e tecnologia. E che, soprattutto, sceglie di opporre all’inarrestabile distruzione della foresta l’organizzazione di un concerto dei Pink Floyd dentro l’inferno verde, nella speranza di convincere il governo brasiliano a istituire una riserva. “Un visionario” che Edoardo Morabito definisce “il mio antidoto al disincanto” e che mette al centro di un racconto – e di “un viaggio” nelle contraddizioni del presente – che arriva a dieci anni esatti da I fantasmi di San Berillo, scelto come Miglior documentario italiano al Torino Film Festival. Un’opera seconda di un regista che – da montatore – aveva già visto premiati alla Mostra di Venezia i ‘suoi’ Liberami di Federica Di Giacomo (Miglior film di Orizzonti nel 2016), Belluscone. Una storia siciliana (Premio speciale della giuria di Orizzonti nel 2014) e La mafia non è più quella di una volta (Premio speciale della giuria nel 2019) di Franco Maresco.

Mattia Pasquini


SHOW IN MIDSUMMER

Malesia, Taiwan, Singapore, 2023. Regia Chong Keat Aun. Interpreti Wan Fang, Pearlly Chua, Rexen Cheng, Pauline Tan, Peter Yu, Alvin Wong. Durata 116’. Produzione: Janji Pictures Production

Per 49 anni, Ah Eng (Wan Fang) è rimasta intrappolata nella linea temporale “513” del 1969 (nella cultura mandarina il 13 maggio è appunto il 513). In quel giorno del 1969, a seguito di tensioni post-elettorali, era scoppiata una rivolta a Kuala Lumpur. Durante la rappresentazione di un teatro di strada dell’opera cinese Neve a Giugno, la cui eroina Dou E (Chua Pearlly), interpretata dalla capocomico della compagnia, è ingiustamente condannata e uccisa, la rivolta è repressa nel sangue. Nella concitazione di quei momenti Ah Eng e sua madre (Pauline Tan) sono messe in salvo dalla compagnia teatrale, ma perdono i contatti con il fratello e il padre. Nel 2018, Ah Eng torna a Kuala Lumpur e incontra inaspettatamente “Dou E” al cimitero delle vittime del 13 Maggio: il cimitero 513. Il regista e compositore malese Chong Keat Aun sfida qui il silenzio su un massacro dimenticato, riportandolo alla luce con immaginazione.

Tiziana Leone

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