Non la consueta festa in una location del Lido, ma un “saluto alla Mostra” in una cornice mozzafiato, la terrazza dell’Hotel Gritti, a Venezia, all’insegna dell’eleganza e degli ospiti più esclusivi, realizzata con la collaborazione di Cartier e di Ploom. E’ stata questa la forma scelta quest’anno dal nostro mensile per celebrare la Mostra del Cinema di Venezia, arricchendo il saluto con la consegna di tre Ciak d’oro ad altrettanti protagonisti assoluti del cinema italiano e internazionale. Tra questi ultimi, l’ospite più atteso è stato senza dubbio Damien Chazelle, chiamato eccezionalmente a lasciare i lavori della giuria del Concorso di Venezia 80, di cui è il presidente, per ricevere il Ciak d’oro del Cinema internazionale 2023 per la regia di Babylon, vincitore, la scorsa primavera della sezione Film Cult e d’autore secondo il giudizio dei lettori di Ciak, che hanno votato (in circa centomila!) sul sito ciakmagazine.it. A Sergio Castellitto è andato il Ciak d’oro Classic, per il complesso della sua carriera e per le ultime, strepitose interpretazioni in film come Il Cattivo poeta (vincitore del Ciak d’oro 2021 come Miglior film diretto da un esordiente, Gianluca Jodice), o il Dante di Pupi Avati, senza dimenticare l’interpretazione di Carlo Alberto Dalla Chiesa nella miniserie di Raiuno Il nostro generale e quella, applauditissima, che lo vede protagonista al Lido, in Enea accanto al figlio Pietro Castellitto.
A Barbara Ronchi è invece andato il Ciak d’oro Cult – Colpo di Fulmine per l’intensità con cui ha interpretato il ruolo di Marianna Mortara nell’ultimo capolavoro di Marco Bellocchio, Rapito, presentato al Festival di Cannes, culmine di una carriera all’insegna del cinema d’autore già punteggiata da premi prestigiosi. A premiare i vincitori con il direttore di Ciak Flavio Natalia, c’erano il senatore Lucia Borgonzoni, sottosegretario del Mic con delega sull’audiovisivo; Tiziana Rocca, organizzatrice dell’esclusiva serata; Paola Ferrari De Benedetti in rappresentanza di Visibilia Pubblicità. Ad Aurora Giovinazzo, giovanissimo talento ormai emerso del nostro cinema, il ruolo di madrina della serata, tra i protagonisti della quale non mancavano esponenti della grande serialiltà d’autore, come Darko Perić, l’Helsinki de La casa di carta, impegnato in questi mesi nella preparazione del suo primo film da regista, e per questo premiato da Tiziana Rocca con una penna Montegrappa.
Tra gli invitati, top manager del mondo del cinema, attori, attrici, influencer, giornalisti e figure di riferimento del mondo della comunicazione. Per tutti, oltre al momento della premiazione, la vista di Venezia di notte ha spaziato dalla cupola di San Marco alla Giudecca, lungo il Canal Grande, tra cocktail, chiacchiere nell’eleganza assoluta di Cartier.
«Sto imparando l’italiano – ha detto Chazelle – Adoro i vostri maestri del cinema, chissà che un giorno non possa girare in Italia».