IN QUESTA PAGINA
- Making Of di Cédric Kahn
- The Penitent – A Rational Man di Luca Barbareschi
MAKING OF
Fuori Concorso
Francia, 2023 Regia Cédric Kahn, Cast Denis Podalydès, Jonathan Cohen, Stefan Crepon, Souheila Yacoub, Emmanuelle Bercot, Xavier Beauvois, Valérie Donzelli, Riad Gahmi, Thais Vauquières, Orlando Vauthier, Johanna Colboc, Thomas Silberstein Produzione Francia Durata 119′
Scritta da Cédric Kahn, Fanny Burdino e Samuel Doux, la storia di Making Of ruota attorno a Simon, (Denis Podalydes), un regista alle prese con un film incentrato sulla lotta di un gruppo di operai per salvare la fabbrica dove lavorano. Il regista è assolutamente convinto di quel che sta facendo, è il primo sostenitore della battaglia operaia, il tema e il contenuto del film rappresentano per lui una convinzione personale, ma il problema sorge quando si rende conto che il suo team di attori e produttori sono poco onesti, gli attori, guidati dal protagonista Alain (Jonathan Cohen) completamente indisciplinati e le maestranze oltre ad essere spocchiose ed arroganti, non collaborano e gli mettono di continuo i bastoni fra le ruote. Ma il peggio deve ancora venire. E ovviamente arriva con i soldi che mancano, perché Simon viene abbandonato anche dai suoi finanziatori: il paradosso è che nel suo film vorrebbe difendere i diritti di quei lavoratori che nella realtà loro stessi ostacolano con ogni mezzo. L’unica speranza che gli rimane è Joseph (Stefan Crepon) un giovane ragazzo che fa la comparsa, a cui affida il compito di girare il Making of del film. Il giovane prende il suo ruolo molto seriamente e inizia a seguire la troupe, riuscendo a ridare ordine alla confusione e quello che ne seguirà è la prova che a volte il Making Of può essere a volte molto meglio del film stesso.
Tiziana Leone
THE PENITENT – A RATIONAL MAN
Italia, Regia Luca Barbareschi Cast Luca Barbareschi, Catherine McCormack, Adam James, Adrian Lester Durata 120′
Venezia è un luogo del cuore per Luca Barbareschi. Fu alla 43ma edizione della Mostra del cinema, nel 1986, che l’attore conobbe il suo primo grande successo, dividendo la scena con una montagna del cinema italiano come Walter Chiari nel bel film, da riscoprire e rivedere, Romance, diretto da Massimo Mazzucco. Walter Chiari vinse il Ciak d’oro quell’anno come miglior attore, Luca Barbareschi il Globo d’oro della stampa estera come migliore rivelazione. Sono passati 37 anni, l’attore nel frattempo è diventato produttore, e qui a Venezia 80 ha accompagnato The Palace, la commedia grottesca di Roman Polanski fuori concorso, e anche regista. The Penitent, anche questo fuori concorso, è la sua ultima fatica dietro la macchina da presa, e racconta la storia di uno psichiatra che vede la sua carriera e la sua vita privata sconvolta dopo essersi rifiutato di testimoniare a favore di un ex paziente violento e instabile che ha causato la morte di diverse persone. Una morality play firmata dal grande drammaturgo, regista e sceneggiatore David Mamet di cui Barbareschi è anche produttore e interprete, accompagnato da un cast internazionale formato da Catherine McCormack, Adam James e Adrian Lester.
«Ho amato la versione teatrale di questa storia tanto quanto quella cinematografica» ha dichiarato Barbareschi sul perché abbia voluto portarla sullo schermo. «La sceneggiatura di David è basata su una storia vera, il caso Tarasoff. La vita del protagonista viene rovinata dalla ferocia del sistema giudiziario e dei media. Quando la vita privata entra in collisione con un sistema che non è interessato alla presentazione oggettiva delle notizie, ma al giudizio piuttosto che all’informazione, nasce un conflitto. E se un sistema giudiziario identifica una vittima che non è una delle vere vittime e un colpevole che non è il vero colpevole, allora si trasforma in tragedia. Perché secondo Mamet “la natura umana è crudele”».
Alessandro De Simone