HomeCiak In MostraCiak In Mostra 2023Il film del giorno: Enea di Pietro Castellitto

Il film del giorno: Enea di Pietro Castellitto

ENEA

Italia, 2023 Regia Pietro Castellitto Interpreti Pietro Castellitto, Giorgio Quarzo Guarascio, Benedetta Porcaroli, Chiara Noschese, Giorgio Montanini, Adamo Dionisi, Matteo Branciamore, Cesare Castellitto, Sergio Castellitto Produzione The Apartment Pictures, Vision Distribution, Frenesy Film Company, Giovane Film Durata 117’

L’Italia gioca l’asso Pietro Castellitto e si presenta con il quarto film italiano in gara per il Leone d’Oro. È con Enea che il giovane regista, sceneggiatore e attore torna al Lido, questa volta per competere nella major league dopo l’acclamato esordio nel 2020 con la sua opera prima, I predatori, vincitrice del premio Orizzonti per la migliore sceneggiatura, nonché del Nastro d’Argento e David di Donatello come miglior regista esordiente. E se “Il secondo album è sempre il più difficile” cantava Caparezza, anche il secondo film non è da meno, ragion per la quale gli occhi puntati su Castellitto Jr. si fanno ancora più attenti. “Enea rincorre il mito che porta nel nome: lo fa per sentirsi vivo in un’epoca morta e decadente”, recita l’incipit della sinossi del film, nel quale Roma torna a fare da sfondo alle vicende dei protagonisti tramite una lente che osserva famiglie disfunzionali, discoteche, spaccio, corruzione morale e sociale. Una sorta di “Grande bruttezza”, come lo ha definito il direttore artistico Barbera, capace di denunciare cinismo e ipocrisia con un nuovo linguaggio cinematografico. In parallelo e, al tempo stesso, nella profondità dell’opera, si muovono i meccanismi dei legami familiari, con la malinconia che permea la personalità di un padre, il senso di sconfitta che tesse l’animo di una madre, e i problemi a scuola che scandiscono la quotidianità di un fratello.

Enea è un gangster movie senza la parte gangster. Una storia di genere senza il genere. La componente criminale del film viaggia silenziosa su un binario nascosto, e sopraggiunge improvvisa nelle fessure dei rapporti quotidiani, sconvolgendo i protagonisti ignari” ci racconta Pietro, che nella sua opera seconda ha voluto dirigere anche il papà Sergio e il fratello minore, Cesare. “I protagonisti sono mossi dal mistero della giovinezza – spiega ancora il regista – Non fanno quello che fanno né per i soldi né per il potere, ma forse per vitalità, per testare il cuore, per capire fino a che punto ci si possa sentire vivi oggi, all’alba di questo nuovo millennio, saturo di guerre raccontate e di attentati soltanto visti”. Insieme ai tre sopracitati Castellittos, nel cast troviamo anche Benedetta Porcaroli, Giorgio Quarzo Guarascio, Chiara Noschese, Giorgio Montanini, Adamo Dionisi e Matteo Branciamore. 

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